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venerdì 29 giugno 2018

Fra' Domenico Spatola: La fanciulla morta, l'emorroissa e Gesù


Con viste corte
vedevano la morte,
cioè il nulla
come per la fanciulla
di Giairo arcisinagogo 
che, dal rogo
di ansia e di paura,
voleva sicura
la vita della figlia
e si consiglia,
seguendo suo estro,
con Gesù  maestro.
Questi da lui accorre,
seguito dalla folla
che non lo molla,
neppure per mangiare
quando a sanare
si trova, a sua insaputa, 
l'emorroissa nascosta a lui venuta.
Chiese ragione a "chi lo tocca"
e da tutta quella folla essa si sblocca.
Gesù, a lei rivolto, risoluto
disse ai presenti molto compiaciuto:
"Donna, tua fede ti ha salvato!"
Quando da casa, trafelato,      
arriva un messo:
"dimesso
è lo spirito di vita nella fanciulla
e non c'è più nulla
che si possa fare".
Gesù consigliò di credere e sperare:
"la fanciulla dorme
e le sue orme
eran lì presto a rimirare". 
Suonavano flauti e le nenie meste
come se si trattasse della peste.
Gesù fece uscire tutti dalla stanza
e sol costanza
chiese ai genitori
perché il pianto è fuori
e dentro c'è la luce
di chi conduce
a vita piena.
Gesù appena diede alla fanciulla mano
ciò ch'era morte se ne andò lontano.
Furono nozze nel mistero vero:
Gesù d'Umanità sarà sposo sincero



Fra' Domenico Spatola  
Nella foto: Resurrezione della figlia di Giairo (Polenov)


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