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venerdì 13 luglio 2018

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della XV Domenica del tempo ordinario (anno B): Marco 6, 7-13

Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. 10E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». 12Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Aveva provato invano a coinvolgere Israele nel suo programma del "Regno". Al tentativo fallito, Gesù pensó ai "Dodici" la comunità alternativa alle tribù di Giacobbe.
L'intento si manifesto duplice: "stessero con lui e per mandarli a evangelizzare". 
Dettava così le modalità e le condizioni della missione: fiducia in Dio e negli uomini.
Andare "a due a due" in fraternità e uguaglianza. Solo un bastone nescessario alla lunga ituneranza e null'altro per la fiducia in Dio e negli uomini. Qualunque casa può accoglierli, senza differenze tra pagani ed ebrei. I criteri per definire i lontani verteranno sulla "non- accoglienza" e sulla "non condivisione".
Portatori e comunicatori di pace, la devono trasmettere a quanti accogliendola ne saranno degni. Il gesto di "scuotere la polvere dai sandali" è legata al trauma per il rifiuto della pace.
Partirono baldanzosi, ma - come si vedrà in seguito - con in testa idee contrarie  a quelle dettate da Gesù. Parlarono del regno alla maniera che conoscevano e ad essi più congeniale, enfatizzando
il regno di Israele.

Fra' Domenico Spatola 

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