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venerdì 14 febbraio 2025

Commento di fra Domenico Spatola al Vangelo della Sesta domenica del tempo ordinario (anno C): Luca 6,17.20-26

17
 Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, 18 che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. 19 Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.
20 Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
21 Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
22 Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
24 Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già la vostra consolazione.
25 Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
26 Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.

Gesù aveva, sul monte, scelto i Dodici, che rinunciato a tutto, lo avevano seguito. A loro, e non alla moltitudine che da ogni  parte si era radunata in pianura, dichiarò che erano "beati", avendo scelto di farsi poveri per il Regno. Dio li avrebbe garantito anche in futuro. Infatti, se affamati li avrebbe saziati, e trasformato in gioia il loro pianto.  Il dettato di Luca si distingueva da quello di Matteo per i destinatari. Per il primo Evangelista le Beatitudini erano proposte per entrare nel Regno. Per Luca erano di consolazione per quanti già ne avevano fatto la scelta e vi erano entrati. Convergente però sarà la risposta del mondo. Li avrebbe perseguitati, come in passato, aveva fatto con i profeti. Severo perciò il lamento sui ricchi. Il "guai" è pianto funebre e senza speranza, come sui morti.

Fra' Domenico Spatola 

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