22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. 23 Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: 24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. 26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. 27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! 28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30 Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».
"Porta stretta" era quella del servizio. Detta anche "porta del morto". Doveva restare nascosta, come invisibile. Alternativa era la "porta larga", attraversata dai potenti e dai signori. Individuare la "porta stretta" nel linguaggio evangelico vuol dire "farsi servi per gli altri". La salvezza e il numero di quanti si salveranno erano argomenti risolti a favore di Israele, il solo - secondo i farisei - destinato a salvezza. Gesù glissò la domanda di chi gli chiedeva se fossero pochi coloro che si sarebbero salvati. Ovviamente il suo orizzonte era esclusivamente a favore di Israele. Gesù offri per tutti il modo di come conquistare la salvezza. La "porta stretta", portata a simbolo, indicava la scelta fatta in favore degli ultimi e saranno coloro che sceglieranno di essere servi di tutti. Quando quella "porta" verrà chiusa, sarà inutile bussare. Non aprirà nessuno. Il Signore dichiarerà di non conoscere coloro che si annunceranno di avere mangiato e bevuto con lui, e avere ascoltato i suoi insegnamenti. La sua risposta inesorabile infatti sarà:
"Non vi conosco, andate via, operatori di iniquità!". Si tratta dunque di gente che aveva partecipato alle sue catechesi, e condiviso la stessa Eucaristia. Cosa non ha funzionato? Quelle saranno declassate a manifestazioni puramente esteriori, perché senza l'amore che si fa servizio per gli ultimi. Era considerato privilegio di Israele il culto. Ma Gesù lo dichiara inservibile per la salvezza, se disimpegnato dalle opere di carità. Perciò da lui un nuovo criterio sul tema dell'amore cui anche i pagani potranno prendere parte ed essere accolti per sedere a mensa con Abramo.
Fra Domenico Spatola
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