I discepoli di Gesù osservarono il riposo sabatico, secondo la Legge. Ci privarono cosi dell'attimo della risurrezione. Difficile per loro abbandonare l'antico. Le tre donne, accorse quel "primo giorno dopo il sabato" al sepolcro, non immaginavano di essere già nella nuova Creazione. Avevano, per la sepoltura, omesso l'unzione del suo corpo. Colpa della fretta di non incorrere nell'impurità rituale secondo Legge. "Mirofore", per gli unguenti che portarono. Non si chiesero come accedere al sepolcro. L'ingresso era senza la pietra rotolata via. Non trovarono il morto. I due uomini già noti dalla Trasfigurazione, Mosè ed Elia, si presentarono in stesso abbigliamento sfolgorante. Dissero: "Non cercate tra i morti, il Vivente!". Era il Vangelo. Con la morte, anche per noi è nuova la condizione: "Non è qui, è risorto!". Ad esse rammentarono gli insegnamenti di Gesù in Galilea: "Bisognava che il Figlio dell'uomo venisse consegnato in mano dei peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno". Esse ricordarono e poi raccontarono agli Undici. Non furono credute, perché donne. Pietro soltanto corse al sepolcro. Vide i teli, ma non Gesù. Gli sarà necessario il racconto successivo di Emmaus, per farne esperienza matura di fede.
Fra' Domenico Spatola
(Nella foto: dipinto di Raffaello)
Nessun commento:
Posta un commento