24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».Divisi i pani alle cinquemila persone, la folla fu euforica. Aveva trovato il suo re. Equivocava e con lei anche i discepoli, che, al rifiuto di Gesù a lasciarsi incoronare, rimasero frustrati. Gesù infatti, per sfuggire alle loro lusinghe, si era rifugiato da solo sul monte, mentre i discepoli, dissociati, s'imbarcarono, per l'altra riva. La tempesta in mare, marcò la distanza. Gesù tuttavia li volle riconquistare nella notte, camminando sulle acque. A Cafarnao fu l'approdo. La folla lo raggiunse. Ma il cibo cercato era quello che perisce. Tale fu la denuncia di Gesù, il suo invito fu perciò a cercare il vero cibo, che può dare solo il Padre, perché è per la vita eterna. La folla obiettò che l'unico pane conosciuto era la manna, che Mosè aveva dato ai padri. "E morirono" concluse la loro frase Gesù "perché non Mosè poteva dare il vero Pane, essendo quello esclusivo dono del Padre mio". A garanzia era la vita eterna che solo quel pane comunica. Parvero persuasi, e insistettero per averlo. Allora, fuori metafora, Gesù si dichiarò: "Io sono il pane della Vita, chi mangia di me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete". Immortalata fu la formula a consacrazione liturgica, in tutte le comunità giovannee.
Fra' Domenico Spatola
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