10 Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». 11 Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». 13 Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».
18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.
Il Battista era al centro delle attenzioni, pronto a rilanciare su Gesù, nuovo Astro nascente. Le folle al suo invito a convertirsi, chiedevano cosa fare. Le aveva già distratte dal tempio e dai suoi riti di purificazione con costosi sacrifici senza efficacia di conversione. Le folle avevano capito e apprezzato "la novità". Chiedevano infatti a lui cosa fare. Furono i pubblicani, i primi citati. A loro la religione d'Israele non dava accoglienza e negava inesorabilmente il perdono. Giovanni al contrario indicava spiragli di redenzione, con la pratica della giustizia, senza pretendere più del dovuto. Altrettanta onestà chiedeva ai militari: "Non maltrattate, né estorcete nulla". Con il Battista era dunque mutato il criterio per indicare il peccato, che non veniva più visto solo come offesa a Dio ma soprattutto ingiustizia verso il prossimo. Frattanto tutti si interrogavano circa il Battista se non fosse egli il Messia. Giovanni si schermiva e a chi gli chiedeva il perché del suo Battesimo, rispondeva che era solo di acqua e per purificare. Dichiarava che il vero Battesimo "in Spirito Santo e fuoco" lo avrebbe dato colui che poteva vantarsi di essere lo Sposo di Israele. Così veniva identificato infatti il Messia. Egli avrebbe immerso (battesimo) nella pienezza dell'amore del Padre.
Fra' Domenico Spatola
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