22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.
Adorazione di Simeone e di Anna
Lu 1:67-79; 1P 1:11
25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo:
29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo,
secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli
32 per essere luce da illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 35 (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».
36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Ritorno a Nazaret
Mt 2:22-23
39 Come ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città.
40 E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.
La legge di Mosè lo imponeva e Gesù, da primogenito, andava riscattato al quarantesimo giorno dalla nascita. Sulla "purificazione della Madre", sorvoliamo. L'offerta del riscatto di Gesù fu quella dei poveri: due colombi. Così Giuseppe e Maria, alla Porta di Nicanore, nel tempio di Gerusalemme, ricevettero la benedizione dal sacerdote, secondo la Legge. Ma, per lo Spirito Santo, quel rito era inutile e andava superato. Parlò per mezzo del suo profeta Simeone, il quale sapeva, per divina rivelazione, che non sarebbe morto senza prima vedere il Messia del Signore. Nel tempio, bloccò il pellegrinaggio all'insegna della Legge, propose quello nella dinamica dello Spirito. "I miei occhi hanno visto la tua salvezza", disse a Dio, mentre ne prendeva tra le braccia il Figlio. Lo cantò "luce delle genti" e "gloria di Israele". Alla madre, stupita, poi aggiunse che il Bambino avrebbe impegnato molti a compiere scelte di favore o di ostilità verso di lui, e inoltre che la sua Parola, come una spada le avrebbe trafitto il cuore, con scelte dolorose. Anche la profetessa Anna, sopraggiunta per rafforzare la testimonianza di Simeone, lodava Dio, parlando del Bambino, come le dettava lo Spirito Santo.
Fra' Domenico Spatola
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