giovedì 18 luglio 2019

Commento di fra Domenico Spatola al Vangelo della XVI domenica del tempo ordinario (anno C): Luca 10, 38-42


Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Nel villaggio di Betania, Gesù  ha i suoi affetti.  Una comunità che già ha compreso la sequela. Rappresentativa è Maria che, accovacciata ai piedi del Maestro, è la discepola del "nuovo" messaggio. Non la fatica le si chiede, ma solo l'ascolto.  È la scelta migliore di chi sa che la Parola non va meritata ma accolta. Marta è il polo espressivo di logiche meritocratiche e veterotestamentarie. Marta pensa ancora come nell'antica Alleanza. Gesù la vuole traghettare nella "Nuova", e le propone a modello colei che ha scelto "la parte migliore".

Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Erasmus Quellinus II, Jan Fyt – Cristo nella casa di Marta e Maria, 1650-75, Palais des Beaux-Arts de Lille

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