venerdì 3 maggio 2024

Commento di fra Domenico Spatola al Vangelo della Sesta domenica di Pasqua (anno B): Giovanni 15, 9-17.

9
 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 14 Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.


Gioia piena aveva augurato ai discepoli, motivandola con l'amore del Padre per lui, comunicato a loro. Senza riserve: "Come ha amato me, anche io ho amato voi". La permanenza in lui, raccomandata caldamente, sarebbe stata possibile se si osservava il suo comandamento in tutte le potenzialità. L'amore ai fratelli doveva essere insomma speculare a quello del Figlio col Padre. La gioia piena  era conseguenza del "nuovo" comando: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". Qualificò l'amore più grande dal gesto supremo di dare la  vita per gli amici. Questo termine qualificava il nuovo legame con i discepoli: "Voi siete i miei amici". Era infatti inedito e rivoluzionario, fino a quel momento. "Servi", li aveva reso Mosè con la Legge. "Vi ho chiamati amici perché vi ho fatto conoscere ciò che ho udito dal Padre mio". Acciò li aveva "scelti", per coinvolgerli nei "segreti del Padre" e nella produttività dei frutti: copiosi e duraturi. Era il senso del nuovo: "Amatevi gli uni gli altri!".

Fra' Domenico Spatola 

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