Da re,
chiedevi il perché
morivi da innocente.
Ma dei due, il più fremente
non perdonava
tuo amore che salvava
altri e non te stesso.
Il ladrone più dimesso,
disse all'altro:
"Non far lo scaltro.
Per riparare il danno,
meritiamo ciò che fanno.
Egli invece nulla ha fatto,
e patisce per l'altrui misfatto".
Poi disse a te, Gesù:
"Quando sarai lassù,
ricordati di me!".
Senza ma e senza se,
offrendogli un sorriso:
"Oggi - dicesti a lui - sarai con me nel paradiso!".
Fra' Domenico Spatola

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