venerdì 23 agosto 2019

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della XXI domenica del Tempo orfinario (anno C): Luca 13, 22-30

Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: «Signore, aprici!». Ma egli vi risponderà: «Non so di dove siete». 26Allora comincerete a dire: «Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». 27Ma egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!». 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi.

A chi gli chiedeva quanti sarebbero alla fine i salvati, Gesù glissava nella risposta declinando "qualità" e "condizioni" per essere salvati. L'israelita richiedente  era convinto, come i suoi contemporanei, che la salvezza fosse esclusivo appannaggio del Popolo eletto.
Gesù l'invitava ad "entrare per la porta stretta", quella che, nelle case o nelle mura di cinta della città, era riservata alla servitù. Se la si cercherà tardivamente per il banchetto  con "Abramo, Isacco, Giacobbe e i profeti" la si troverà chiusa. Sorpresi, dichiareranno, ma invano, al Signore la loro familiarità per avere mangiato con lui (eucaristia) e insegnato per le strade e sulle piazze la di lui Parola senza però questa li abbia potuti trasformare in dono per i fratelli e "pane da mangiare". Inesorabile e senza appello sarà  per loro la recusazione: "Non vi conosco!". Verrà dichiarato il fallimento  ("pianto e stridore di denti") con l'implacabile sentenza: "Allontanatevi da me, operatori di ingiustizia". Seguirà, sorprendente, il capovolgimento totale: alla mensa con i Patriarchi e i Profeti vedranno seduti coloro ai quali non avevano riconosciuto il diritto: i pagani provenienti dai  quattro Punti cardinali. Mentre loro, che avevano fatto del culto sacrale il punto di forza della loro religiosità senza mai tradurlo in atteggiamenti di misericordia verso il prossimo, come in passato anche i Profeti avevano denunciato, rimasti fuori, verranno soppiantati  da "gli ultimi" divenuti "i primi".

Fra' Domenico Spatola

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