venerdì 8 ottobre 2021

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della XXVIII domenica del tempo ordinario (anno B): Marco 10, 17-30

17
 Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre».
20 Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21 Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 24 I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26 Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». 27 Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».
28 Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29 Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, 30 che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.

La "strada", nei Vangeli, è luogo dove la Parola di Gesù è seme che non attecchisce. Gesù era in cammino verso Gerusalemme e, per strada, un tale gli corse incontro. Voleva sapere come garantirsi il futuro oltre la morte. Il presente lo soddisfaceva appieno. Gesù gli ricordò dei comandamenti quelli che relazionano i rapporti con il prossimo. Quel tale, gongolante, disse che li aveva sempre osservati. Gesù lo fissò e lo amò: "Ti manca - gli disse - una cosa sola" (il testo parla di "Uno"), e aggiunse: "Va', vendi quel che hai, dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo, poi vieni e seguimi!" Ma la proposta raggelò il tale, perché era ricco. Aveva chiesto assicurazione per il futuro e Gesù gli smantellava il presente con le ricchezze che - a suo dire - gli facevano prigioniero il cuore. Ma l'offerta di Gesù era di felicità e da subito. Così, venuto scalpitante, andava via rattristato. Il commento di Gesù sulla "difficoltà che i ricchi provano per entrare nel Regno", fu immediato e aggravato dal confronto col cammello, più facilitato a passare per la cruna dell'ago, e terrorizzò i discepoli. "Chi può essere salvato?" domandarono costernati. "Nulla è impossibile a Dio!". Incoraggiato Pietro dalla risposta, presentò il conto al Maestro, a nome anche dei compagni, per quello che essi avevano fatto per lui. "Cosa ci tocca?". "Tutto centuplicato - fu la risposta - ma insieme a persecuzioni".

Fra' Domenico Spatola

Nessun commento:

Posta un commento