sabato 9 luglio 2022

Commento di fra' Domenico Spatola al vangelo della XV domenica del tempo ordinario (anno C): Luca 10, 25-37

25 Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» 26 Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» 27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». 28 Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo, e vivrai». 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» 30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; 34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". 36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 37 Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa».

Uno Scriba, maestro della Legge, vuole da Gesù notizia sul comandamento più grande? Era moda delle scuole rabbiniche tale argomento. I precetti/divieti erano infatti 613. Dal "Credo" di Israele, lo "Shemà", il rabbino declinò quello che egli pensava il massimo: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore", ebbe l'accortezza di aggiungervi come secondo: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Ma volle tentare Gesù sul concetto di "prossimo", che per lui era il connazionale, mentre "lontani" i pagani. Gesù gli rispose con una parabola. Quella del malcapitato e derubato dai briganti. Chi passa per quella strada sono due figure che la religione rendeva impotenti ad aiutarlo. Il sacerdote e il levita, in servizio del tempio obbligati dalla legge a non contrarre impurità. Solo uno straniero, samaritano e lontano dagli obblighi di legge, preso da compassione si prese cura di lui. La domanda la pose Gesù: "Chi si è fatto prossimo?". La risposta era scontata: "colui che si era preso cura". "Vai e fai anche tu lo stesso!". Fu il commento che ribaltò il concetto di "prossimo".

Fra' Domenico Spatola

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