venerdì 1 luglio 2022

Fra' Domenico Spatola: Nel suo cuore.

Settantadue i nuovi seguaci,
audaci:
a due a due
messaggeri con credenziali sue.
La messe è molta
ma d'operai non folta
la presenza,
perciò non si potea far senza
di pregare il padrone
perché uno squadrone
mandi a mietitura.
A finitura,
dava consigli 
come fa il padre coi figli:
star tra i lupi,
da agnelli tra i dirupi,
senza portar borsa,
né altra risorsa,
e, attraverso la contrada,
non salutar per strada.
Ma a qualunque casa: "pace!".
Se il figlio ne è capace,
su lui scenderà,
se no, vi tornerà. 
Mangiate ciò che hanno,
per non far danno
all'ospitalità. 
In ogni città
ove passate,
da chi v'accoglie, vi restate.
A tutti dite vangelo mio:
"è qui il Regno di Dio".
Se invece, per demenza,
non darànno l'accoglienza,
scuotete anche la sabbia
perché, con somma rabbia
per quel comportamento,
peggior di Sodoma sarà il trattamento".
Tornarono gioiosi
ché i démoni morosi,
cacciati con furore
dal Cielo ov'è soltanto amore.
A lor consolazione,
sua felicitazione:
"I lor nomi, scritti in cuore
di Dio, ch'è solo amore!".

Fra' Domenico Spatola 

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