lunedì 14 agosto 2023

Commento di fra Domenico Spatola al Vangelo della Solennità della Assunzione della beata Vergine Maria: Luca 1, 39-56

39 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

46 Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
50 di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».
56 Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

L'angelo Gabriele le aveva dato un secondo annuncio: "Elisabetta, tua parente attempata e sterile, da sei mesi porta in grembo un bambino". Commentando: "Nulla è impossibile a Dio! ". Maria accettò di diventare la madre del Figlio di Dio, rimanendo la Vergine. Lo Spirito Santo la spinse verso la cugina, in Giudea. Scelto fu il viaggio più veloce, attraversando la Samaria. Il saluto fu per  Elisabetta, escludendo Zaccaria," sordo/muto" perché non aveva creduto. Solo le madri a confronto. Le univa il saluto che comunica lo Spirito. Il bambino in Elisabetta danzò in grembo, e come aveva fatto Davide, mille anni prima davanti all'arca. Maria nuiva "arca  di Dio". Elisabetta la proclamò "beata perché aveva creduto". Maria sciolse il canto: "Magnifica il Signore l'anima mia", perché aveva operato grandi cose in lei. Dei poveri riscriveva la Storia, con il Signore dalla loro parte. Gli "Anawim" i piegati dalla vita, Dio li innalzava precipitando dai troni i potenti. Maria diventava la "corifea" della nuova Storia con  radici in Abramo e propagini di gloria nei secoli, a contagiare di salute Israele e tutte le genti.

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