venerdì 22 settembre 2017

Fra' Domenico Spatola: C. LOREFICE "Scrivo a voi padri, scrivo a voi giovani". Lettera pastorale. Ed Paoline 2017

Un cammeo. Un prezioso regalo alla sua Comunità quello di don Corrado, vescovo pastore di Palermo. L'opuscolo, lettera alla sua Chiesa, non ha pretese o enfasi formali né di merito. Riflette il Vangelo con l'umiltà dei semplici, né conosce modalità diverse di approccio. Stesso stile, cui ci ha abituati da qualche anno papa Francesco, di cui don Corrado si rivela sempre più dono a questa nostra Chiesa. La disarmante semplicità e il coraggio di prospettive inequivocabili sono risposte di essenzialità evangelica. Una chiesa, aliena dalla retorica del potere e del controllo, annunciata con la grazia e lo stile sussurrato, compassionevole e dalla parte dell'Umanità, di cui partecipa glorie e cadute. Una Chiesa che interpreta la "cattolicità" , non come arroccamento privilegiato e a chiusura al mondo e alle sue ansie, ma in grado di offrire opportunità all'uomo di oggi, come Gesù agli uomini del suo tempo, per aiutarlo nella ricerca di pienezza di vita. 
E' quintessenza evangelica metabolizzata e mediata dal bisogno di parlare al cuore di ciascuno, nell'umiltà e dopo un ascolto purificato dai pregiudizi per non ritenersi esclusivi detentori di verità. L'opuscolo breve, scorre consequenziale e veloce ma senza pagine che non offrano indici di liberazione. I sacramenti della "iniziazione cristiana" sono luogo di partenza e di approdo (fonte e apice), in grado di parlare al credente con sensibilità umana e credibile. Dunque totale rispetto per l'uomo, interlocutore assoluto e meritevole di attenzione anche dalla Chiesa e per il suo futuro e, sul modello dell'Incarnazione del Figlio di Dio, sappia riconoscere, amando, le culture degli uomini e parlarne i linguaggi. 
Grazie, don Corrado, per questo dono che vorremmo meritare. 

Fra' Domenico Spatola.

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