venerdì 20 settembre 2019

Fra' Domenico Spatola: L'amministratore disonesto

Di Gesù il nuovo racconto
riguardò il rendiconto
dell'amministratore scaltro
accusato d'esser altro
che un servitore buono.
Dal padrone nessun condono: lo volea licenziare
ed ei pensò a cosa fare:
escogitò un abbuono
da apparir suo dono
ai debitori del padrone,
ché in nuova condizione
di infelice e licenziato,
gli avrebbero evitato
di  zappare
o la vergogna di dovere mendicare.
"Tu -diceva- quanto devi
così che ti sollevi?"
E quello: "d'olio cento barili".
Scrivi:
"Sol cinquanta"
E all'altro: "di grano scrivi ottanta".
Il Signore lodò il disonesto,
perché astuto e lesto,
ma con amarezza
disse che scaltrezza,
e a tutto tondo,
maggiore era nei figli di questo mondo.
Tenete bene in testa:
con la ricchezza disonesta
fatevi amici che in necessità
aprano a voi le porte dell'eternità.
Se sarai fedele in ciò che non vanti
lo sarai in quelle più importanti.

Fra' Domenico Spatola

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