venerdì 21 agosto 2020

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della XXI Domenica del Tempo ordinario (anno A): Matteo 16, 13-20

13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Cesarea di Filippo era città a Nord della Palestina e a confine con il Libano, edificata alle falde dell'Hermon da dove  si origina il Giordano. Gesù vi  condusse i suoi, al riparo dalle influenze farisaiche, per verificarne la consapevolezza messianica. Il suo programma marcava già una svolta importante, maturava infatti lo scenario della Croce. Da poco tornati dalla missione cui erano stati inviati, Gesù chiedeva loro il resoconto. Deludente. "Quale idea, la gente si era fatta del Figlio dell'uomo?" Era il quesito. Strane e strampalate le risposte maturate, non senza la loro complicità: erano tutte in continuità con la tradizione d'Israele. Qualcuno l'aveva l'identificato con il Battista decapitato, o con l'Elia atteso e ritornato, o con il Geremia redivivo, o con il Profeta vaticinato da Mosè. I nominati erano però personaggi del passato: morti e ora, a presunzione, in lui reicarnati. Ritenne urgente Gesù istruirli, dopo aver compreso però cosa essi pensavano di lui: 
"Chi dite che io sia?"
Per tutti, Simon Pietro esclamò: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!" Di tale affermazione, Gesù gradì la seconda parte, mentre per la prima ("sei il Cristo") manifesterà dissenso,  proibendo ai discepoli di andarlo ad annunciare come "il Cristo", atteso dominatore di tutti i popoli, per conto d'Israele. Molto gradì invece essere chiamato "Figlio del Dio vivente", ossia del Padre che comunica vita. Subito dichiarò "Beato", il suo discepolo anche se rivendicò al Padre l'iniziativa della felice dichiarazione. Lo nominò "prima pietra" per l'edificazione della Chiesa, di cui enunciò le qualità vitali, che la morte ("porta degli inferi") non avrebbe mai potuto scalfire. L'affido delle "chiavi" a Pietro sarà  per il futuro garanzia di custodia ("aprire e chiudere") per la sua Comunità.

Fra' Domenico Spatola.
Nella foto: dipinto del Perugino 

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