giovedì 6 agosto 2020

Fra' Domenico Spatola: In ricordo di un grande giornalista

Di Sergio Zavoli mi piaceva la voce, e il modo tutto suo di "raccontare" sublimando, in quasi poesia, l'evento anche più becero o difficile a narrarsi. Mi rasserenava il suo giudizio maturato da umile e penetrante ricerca. Non mi sembrò azzardato, ma compunto e sorpreso egli stesso nel raccontare "la Notte della Repubblica", quella degli "anni di piombo" per intenderci. Mi sembrava profetico atteggiamento il suo nell'indagare in ogni dettaglio la verità. Ampio lo spettro dei suoi interessi culturali, compresi quelli sportivi, e tutti motivati dalla sua passione di "Giornalista". Innata vocazione in lui più che mestiere. Voleva aiutare la sua Nazione e gli affezionati lettori e ascoltatori (tanti e profondamente  attenti anche alla radio o alla televisione) a "capire", quando si tentava a seppellire tutto per "ragione di Stato". Lo sconforto, perché con lui si è spenta una voce, sia superato dall'esempio, a eredità, di inquieto ricercatore, perché ogni "notizia" migliori chi la riceve. Grazie, grande Sergio, che hai saputo lasciare uno stile: il tuo... alla Zavoli.

Fra' Domenico Spatola 


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