giovedì 24 dicembre 2020

Fra' Domenico Spatola: "È nato il Salvatore!"

Augusto imperatore,
non fu signore
quando ordinò il censimento
col solo intento
di far cassa
e favorir chi se la spassa.
Anche Giuseppe, dalla Galilea 
con la sposa in Giudea
venne a Betlemme,
non distante da Gerusalemme. 
Suo casato 
era legato
a davidica promessa, 
quella stessa
del "lontano Nascituro
che rende il trono duraturo".
Mentre eran nel villaggio
e Maria, in casa, ad agio,
mise al mondo il Figlio,
e, a riparo, col consiglio
di Giuseppe, e sua gioia
l'adagiò in mangiatoia.
I pastori eran vicino,
quanto un miglio di cammino,
a guardar il proprio gregge,
quando, dal ciel, accese schegge
venian loro avanti
e, a nome di tutti quanti,
un Angelo parlò:
"Non temete - sussurrò 
parlando al cuore -
vi è nato il Salvatore!
Andatelo a cercare:
vi sorprenderà lui trovare 
in una mangiatoia
sul fieno e sulla stuoia,
come i vostri bambini
in identici destini."
Dettato lor messaggio
ripresero il viaggio
verso il firmamento 
e, con molto sentimento,
intonaro lor canto
che dava gloria al Santo,
e pace ad uomini, salvati
da lui che sempre li ha amati!"
Andati via i messaggeri,
i pastori mattinieri
si chiedean sul da fare:
se andare 
a passo lesto
e tornare al più presto.
Così fecero e trovaro
il Bambino tanto caro:
che, a sorpresa e loro gioia,
era sulla mangiatoia.
Raccontaro del messaggio
e del loro gran coraggio
a Maria e a Giuseppe 
che, stupito da lor seppe, 
e la Madre conservava
quanto Dio in lei operava.
I pastori or contenti,
e con i canti più struggenti
ritornarono felici
perché di Gesù erano amici.

Fra' Domenico Spatola

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