mercoledì 28 giugno 2017

Fra' Domenico Spatola: I 150 anni di Luigi Pirandello

Oggi di Pirandello ricorre
compleanno
non semplice non vario
per tale anniversario
è nostro a lui tributo
dovuto al grande
che dir speciale
è poco: per il contributo
suo mondiale.
Stile di sua vita
in ardita conquista
alla vista della verità
non oggettiva
perché ognuno
ha quella viva
secondo il programma
di Gorgia che a Lentini stesso
messaggio
insegnava anche ai bambini. Egli
tra i Sofisti annoverato coglieva
convenienza
in ogni essenza.
Non così Pirandello
che a onestà
improntò virilità
e sua grande arte
a svegliare parte
che in ciascuno
è viva e a dignitosa coscienza
oltre demenza di prepotenza.
Scrisse di "Mattia Pascal" che fu,
e pur vivo a rivendicare mito
di chi a rito lo ritenne  morto.
E in "Uno, nessuno e centomila"
si prese briga di "ricerca amica
d'autore" che "I sei personaggi"
fecero furore senza mai trovare
quanto cercato.
Eppure morale fu sua vita
insegnando onestà in cammino
con "Pensaci, Giacomino!".
E vennero "Le novelle per un
anno"
a riparare il danno
di demenziale guerra
scoppiata sulla terra:
e Pirandello è ancor là
in bella cera a narrare sornione
quanto vera
è la vita nei dilemmi
nutrita di fascini non flemmi di
sua lettura
di cui fiera va letteratura
non solo nostrana
ma dell'intero mondo.
Pirandello è vivo a tutto tondo
in sua scrittura immensa
e densa a fare ragionare
e a pensare
nostro vivere caro
che egli condisce
anche di suo riso amaro.

Fra' Domenico Spatola

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