venerdì 30 giugno 2017

Fra' Domenico Spatola: A tutti il tuo dono, o Signore...

Esigente, Signore, parevi
quel dì che chiedevi
più amore per te.
In conflitto era il cuore, che in sé
sol pensava a quadrare
con i modelli che amava.
"Chi ama il padre e la madre più
di me
- dicevi - non è degno" di te.
Eri tu che chiedevi più amore
a chi dono di vita ci ha dato,
temo ora che sia peccato
non amare come da te
concordato.
"Non è questo il senso a mio dire
- mi dicevi a piegare mio ardire -
perché sentimento per loro io
voglio,
chiedo solo levare l'imbroglio
dell'incompresa mia proposta:
la fede nel Vangelo va riposta
in amore che apre a pienezza
comprendente
non solo familiare carezza
ma coinvolgente
umanità
in divina solidarietà,
che a tutti e a ciascuno perdono
fa generoso specifico dono".
Or comprendo, amato Signore,
mio dubbio è svanito e ti chiedo
che il tuo amore
che ancor pieno non vedo
possa essere ragione di vita
in misura infinita.

Fra' Domenico Spatola.
Nella foto: Volto di Gesù (Rembrandt)



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