venerdì 12 gennaio 2018

Fra' Domenico Spatola: San Bernardo cappuccino

San Bernardo da Corleone
di virtù fu gran campione.
Da valente spadaccino
divenne Frate cappuccino.

Era buono con la gente,
non sopportò il prepotente
duellando con il Canino,
millantato spadaccino.

Del Canino era annunciata
la tragedia già segnata.
Ma Bernardo al fin pentito
sceglie di mutar vestito.

Bussò alla porta del convento,
ottenne il saio tutto contento.
I Cappuccini eran severi
e, tra i tutti, i più austeri.

Di Bernardo, straordinario
fu il cammino fin al Calvario,
e il Crocifisso l'arma sua forte,
con la quale aprì le porte.

Soprattutto quelle del cuore,
sua preghiera invitava all'amore
verso i poveri e gli ammalati,
la gente triste e i disoccupati.

Per ognuno fu provvidenza,
nessuno partì da lui senza
aver dono e benedizione
che a tutti dava a compassione.

Molti bussarono al convento,
ognun teneva stesso intento:
poveri, ricchi, nobili e prelati,
tutti da lui furon consolati.

Volò in alto fino al Crocifisso
restò di Gesù l'amante fisso,
offrendo a lui, nostro Signore,
per tutti quanti vita e amore.

Ora là nella chiesa aspetta
volendo a tutti dare retta,
e di ciascuno la preghiera,
sua protezione fa sincera.

Fra' Domenico Spatola.

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