venerdì 12 gennaio 2018

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Seconda Domenica del tempo ordinario: Giovanni 1, 35-42

Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». 37E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?». 39Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - 42e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» - che significa Pietro.

Il popolo di Mosè aveva consumato l'agnello per fortificarsi prima di intraprendere il cammino di liberazione dalla schiavitù egiziana. Il sangue, sugli stipiti delle case di Israele, l'aveva salvato dalla furia dello Sterminatore. 
Dall'altra sponda del fiume, da lui mai guadato, il Battista fissò Gesù mentre passava, additandolo ai discepoli: "Agnello di Dio". Due di essi lo seguirono. Voltandosi, Gesù domandò loro: "Cosa cercate?". La risposta fu quella attesa: "Maestro, dove dimori?".
Invocarono l'esperienza con lui. Li accolse. Più tardi chiederà di ricambiare l'ospitalità: "Il Padre e io verremo a lui e dimoreremo in lui" (Gv 14,23).
Accadde al tramonto: erano le quattro del pomeriggio del giorno prossimo al nuovo che stava per iniziare alle diciotto, per accogliere il vecchio testimone. 
Andrea era dei due. Il nome lo indicava già maturo nella fede. Incontrò Simone, suo fratello, e lo condusse dal Messia, che subito lo identificò "figlio di Giovanni", riservando per lui l'eloquente soprannome di "Pietro". 
Evocava nell'appartenenza di "figlio di Giovanni" il trascorso dell'irriducibile discepolo e, nel soprannome "Pietro", il futuro della sua resistenza alla sequela di Gesù. L'invito "Seguimi!" per lui tarderà, giungendo solo alla fine. 

Fra' Domenico Spatola
Nella foto: dipinto del Ghirlandaio. 


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