giovedì 27 dicembre 2018

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo del 1 gennaio 2019: Luca 2, 16-21

Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Circoncisione di Gesù e presentazione al tempio
21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.

I pastori di Betlemme che, per l'istituzione religiosa erano ritenuti inguaribilmente "impuri", erano stati "avvolti dalla luce del Signore", come quelli ritenuti i più vicini a Dio e con l'affido dell'angelico messaggio (vangelo), negato  ai " puri" per la Legge.
"Andarono senza indugio" e trovarono una famiglia: "Maria, Giuseppe e il Bambino che giaceva nella mangiatoia" e dall'Angelo annunziato "Salvatore". Non risuonò su di lui la parola "giustiziere" tanto minacciata e da loro temuta, perché, alla sua venuta, li avrebbe eliminati come le loro bestie. Essi, al contrario, erano stati avvolti dall'amore del Signore e grande era la loro gioia, non condivisa tuttavia dai tanti che ascoltavano "stupiti", e scandalizzati dalla misericordia divina. Nella "meritocrazia", non c'era spazio per l'amore gratuito. Crollava altrimenti il "perno" della religione: il Dio giudice che castiga i malvagi e premia i buoni. 
Ma a fronte degli "stupìti" perbenisti, c'era Maria che "da parte sua custodiva tutte queste cose, serbandole nel cuore" e ricercandone il vero senso. In lei mai rifiuto, nel progressivo itinerario di fede, che da Madre la trasformerà in discepola del Figlio. 
I pastori tornarono alle greggi, echeggiando il canto degli angeli, immaginati i più vicini a Dio a cantare la sua lode.
All'ottavo giorno, nell'imposizione della Legge, i genitori vollero rendere Gesù "figlio di Abramo", con la circoncisione. Veniva perpetrata una nuova resistenza dai "sotto la Legge" alla "novità" del Vangelo, e Luca vi anticipava il conflitto  tra Gesù e i Padri, perché egli seguirà la via del Padre.

Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Adorazione dei pastori di Guido Reni 

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