venerdì 1 febbraio 2019

Fra' Domenico Spatola: Meravigliati di sua parola

Quel "oggi si è compiuta la Scrittura"
fece agli astanti impressione dura.
Meravigliati della sua parola
che mai udita fu in loro scuola.
Così che quando di Gesù ognuno seppe,
si chiedea: "ma non è il figlio di Giuseppe? ".
Ed egli a ognuno rispondeva:
"Dicevate a proverbio che il medico doveva
prima curare se stesso
e ciò che da messo
abbiamo udito da te fatto ai Cafarnaiti,
fallo anche a noi e non faremo liti".
Aggiunse, dico a voi:
"Nessun profeta è accetto ai suoi.
Molte vedove erano in Israele
al tempo di Elia quando stese furon le tele
e il ciel chiuso fu per tre lunghi anni
senza che alcuno riparasse i danni.
A nessun villaggio
fu mandato a omaggio
il profeta Elia
se non alla pia
vedova in Sarepta di  Sidone.
E di nessun altro lebbroso ebbe compassione
Eliseo
che del pagano, reo
Naaman, il Siro".
Fu preso a tiro
all'udire queste cose
e tutti in sinagoga con le spose
si empirono di sdegno
accusando che indegno
era il giovane Maestro,
e con spinton maldestro
lo condussero sul monte
per spingerlo di fronte
ove burrone.
Ma egli, lasciatili in quella confusione,
come a seguir destino
si mise in cammino.

Fra' Domenico Spatola

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