venerdì 16 ottobre 2020

Fra' Domenico Spatola: "Restituite a Dio, quel che gli frodate"

I Farisei accaniti
si ritrovarono riuniti
per un attacco, 
che fu il loro smacco.
Inviarono a Gesù i lor seguaci
con gli erodiani com'essi pur rapaci,
a chiedere il di lui parere:
"Maestro, tu che parole dici veritiere,
e senza paura alcuna
o soggezion veruna,
dicci se è lecito pagare
tributo a chi ci sta a imperare.
Dobbiamo a Cesare la moneta,
oppure tua parola a noi la vieta?"
Gesù, sventata lor malizia:
"Gente siete - disse - in cui è nequizia,
e ipocriti e falsi commedianti,
pensate voi che io mi incanti
al vostro dire?
Perché  finire
possa vostra tentazione
a mia interrogazione 
circa ciò che a Cesare è dovuto,
mostratemi del tributo
una moneta!"
Ed essi un denaro compenso della dieta
a lui mostraro.
Ed ei: "Amico caro,
- chiese a colui 
fattosi avanti - chi è il lui
raffigurato in essa?"
Quello confessa:
"È l'imperatore".
"Dato che lo ritieni salvatore,
come da molti è visto,
- continua il Cristo - 
quel ch'è di Cesare, a lui date,
e a Dio restituite quel che a lui frodate!"

Fra' Domenico Spatola 

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