venerdì 10 febbraio 2017

Fra' Domenico Spatola: Commento al Vangelo della sesta domenica del tempo ordinario: Matteo 5, 17-37

Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Collera e riconciliazione
21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: «Stupido», dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: «Pazzo», sarà destinato al fuoco della Geènna.
23Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
25Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. 26In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!
Adulterio e fedeltà
27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
31Fu pure detto: «Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio». 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Sì, sì; no, no
33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: «Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti». 34Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, 35né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare: «Sì, sì», «No, no»; il di più viene dal Maligno.
 
Commento al Vangelo
 
Alla proclamazione delle "Beatitudini", sintesi del messaggio di Gesù a fondamento della "Nuova Alleanza", i discepoli che, nell'intenzione del Maestro avrebbero dovuto garantirne da "sale e luce della Terra" attuazione e validità, mostrano contrarietà e delusione.
Il messaggio universalistico della "condivisione" e del "servizio" contraddiceva le aspettative nazionalistiche, nutrite in favore di Israele e della sua vocazione al comando su tutti i popoli. Quel proclama non fa per loro. Probabilmente pensano di ritirarsi anzitempo, quando Gesù prova a rassicurarli che le promesse di felicità presenti nelle Scritture e soprattutto nei profeti "non vengono abolite, ma portate a compimento". Solo che quelle promesse sono a favore di tutti e non si realizzano guerreggiando, ma costruendo pace.
Poi Gesù passa a difendere "i suoi" precetti. Essi, a confronto con i Comandamenti di Mosè, non sono difficili per l'osservanza. Sono minimi, cioè leggeri e in grado di soddisfare il desiderio di amore di ogni uomo. A Gesù non basta il divieto minimalista del "Non uccidere" per restare in sintonia con Lui. Urge subordinare ogni scelta, anche dolorosa, come l'ipotizzata amputazione di un arto, se motivo di scandalo, o la repressione di un desiderio illecito, pur di attuare la totale trasparenza e sincerità che consentono somiglianza col Padre.
 
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: il Cristo in mosaico della Cappella Palatina a Palermo

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