giovedì 31 agosto 2017

Fra' Domenico Spatola: Pietro, vade retro

Sembrava per te giunto,
o Signore,
momento a chiarore
di schiettezza con i tuoi, ormai
sol strettezza
infatti si facea a tua vita
e non di carezza:
qualcuno voleva tua fine,
senza confine
a propria ambizione:
vedeva il giorno
in cui levarti di torno
perché uno solo morisse
e Nazione non perisse.
Volevi preparare seguaci audaci
a sollevare la croce
e seguirti
per stessa voce
che udisti in pendio
voluto da Dio.
Quando fu il primo annuncio di
passione,
Pietro "l'ardito" entrò in
confusione,
voleva liberarti
dalla tua idea
che non corrispondea a quella del Messia,
restia
ad accogliere in dono
e donare perdono
a quanti lontani
sono da tua croce.
Ti prese in disparte
e, a voce e sua arte,
a piegar tuo volere
di rinuncia al potere:
così denigrare
ciò che per te è ideale.
Rimanesti basito
per chi puntato suo dito
in inedito aspetto
da quando a squisito cospetto
l'avevi, a lampo,
insignito sul campo
"Pietra eletta"
della Sposa diletta,
ma quella volta di tua Chiesa fu
scandalo in attesa
di sua costruzione
perché vandalo
ne voleva la distruzione.
Gli imponesti il ripiego, senza
sussiego:
"Vattene indietro,
diabolico Pietro,
non spetta a te suggerire sentiero,
ma dal Maestro devi accettare
quello vero!".
Fu la tua lezione
che a compassione
ancora si sente
dove il "voglio" d'orgoglio
risuona demente.

Fra' Domenico Spatola.

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