venerdì 15 dicembre 2017

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Domenica Terza di Avvento: Giovanni 1, 6-8, 19-28

6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. 7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
PRIMA PASQUA
Testimonianza di Giovanni
19Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». 20Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». 21Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. 22Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23Rispose:
«Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
 
Commento al Vangelo
 
L'uomo "mandato da Dio come testimone" è Giovanni. La sua missione, quella di indicare la "Luce" ossia il Cristo con il quale non s'identifica.
Drammatico il suo confronto con i bellicosi avversari, venuti da Gerusalemme per volerne la resa: sacerdoti e leviti, rispettivamente inquisitori e sgherri. Bastava un'improvvida autodichiarazione del Battista quale "Messia" perché spiccassero contro di lui il preventivato mandato d'arresto.
Triplice fu al riguardo la sua negazione: "Non sono il Cristo, né Elia, né il Profeta".
Agli snervanti inquisitori si rivelò qual "Voce che grida nel deserto: fate dritta la via del Signore!". Citò Isaia e omise, per gli avversari da lui ritenuti incapaci di preparare le vie del Signore, il corrispettivo versetto del Profeta, mentre rinnovò a loro il pressante invito a "raddrizzare le vie".
Piccati, in coro con i farisei che nel frattempo s'erano aggiunti, pretesero da Giovanni di esibire autorevoli garanzie per battezzare.
Pronta e chiarificatrice la risposta: "Io battezzo nell'acqua". Equipollenza di morte al peccato, ma anche attestazione dell'accentuato divario con il battesimo del Messia, lo "sposo d'Israele", che non andava "scalzato" per la superiorità e l'eccellenza del battesimo nello Spirito, senza confronto.
"L'oltre Giordano" è il confine da vadare per la libertà, come al tempo di Giosuè.
 
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: San Giovanni Battista di Annibale Carracci

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