venerdì 25 gennaio 2019

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Terza Domenica del tempo ordinario (anno C): Luca 1,1-4; 4, 14-21

 
Luca 1, 1-4
1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo,4in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
Luca 4, 14-21


 
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15
Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
18Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzionee mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazionee ai ciechi la vista;a rimettere in libertà gli oppressi,19a proclamare l'anno di grazia del Signore.

20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». 
22Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?».




 
Accadde a Nazareth di Galilea. Aria di festa settimanale in sinagoga. La liturgia del Sabato consentiva a qualcuno dei presenti la lettura del Profeta e un relativo commento. Gesù  chiese all'inserviente il rotolo da leggere, ma il passo di Isaia lo cerca e lo trova. Era tra quelli più attesi. La gente ascoltava con inquietante silenzio le "parole" scandite  in favore "dei poveri non più diseredati, dei ciechi finalmente vedenti, dei prigionieri con raggiunta l'anelata liberazione e degli oppressi risollevati da qualunque oppressione". Merito del Consacrato, "l'Unto dallo Spirito", la cui missione avrebbe favorito Israele. A lettura compiuta, Gesù  riavvolse il volume per consegnarlo. Seguì la sua prima omelia: "Oggi si è compiuto quanto avete ascoltato". All'uditorio però qualcosa non era piaciuta: Gesù aveva amputato la frase più attesa, quella che annunciava "l'anno di vendetta del Signore" contro i nemici d'Israele. Come aveva potuto farsi garante della parte relativa al Dio buono e padre di tutti, tralasciando quello che riguardava Israele e la sua storia? E con dissapore lo ostacoleranno fino a provare a farlo morire anzitempo. Ma quel "oggi", cambiò l'Umanita che poteva salutare in Cristo il suo Salvatore.
 
Fra' Domenico Spatola

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