venerdì 11 ottobre 2019

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della XXVIII domenica del tempo ordinario (anno C): Luca 17, 11-19


Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. 12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza 13e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. 15Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, 16e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». 19E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».

Altro episodio, solo di Luca, nel viaggio di Gesù verso Gerusalemme, ortodossa e controllata da Scribi e Farisei. Mentre Gesù entrava in un villaggio (àmbito della tradizione retriva ad ogni cambiamento), dieci lebbrosi gli vennero incontro. A distanza, invocatolo "Capo", gli chiesero la "purificazione" per il reintegro nella società e nel culto a Dio. La risposta pronta fu di andare ai sacerdoti del tempio per le puntigliose verifiche e i controlli legali dell'avvenuta guarigione. Ascoltatolo, andarono via dal villaggio. Era condizione per la remissione dal male. Ma dei dieci sanati, solo uno provò gratitudine. Era un "Samaritano", cioè straniero e inviso ai Giudei. Ritornò da Gesù. Non vincolato da leggi e da ossequi al sacerdozio di Israele, era libero per la novità del messaggio di Cristo, poteva far valere la gratitudine,  con l'adesione a lui. Come discepolo ai piedi del Maestro, s'inginocchiò. L'amarezza di Gesù fu per l'assenza degli altri nove guariti. Soltanto lo straniero aveva compreso la sua "novità".
L'invito: "ad alzarsi" perché "la fede l'aveva salvato".

Fra' Domenico Spatola

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