venerdì 12 giugno 2020

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo del "Santissimo Corpo e Sangue di Cristo" (anno A): Giovanni 6, 51-58


51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».


A Cafarnao, Gesù si offre "Pane di vita". Si dichiara "disceso dal Cielo", per condividere con i suoi la condizione divina, che Mosè non poteva dare. Del suo "Pane", Gesù dichiara l'equivalenza: "è la mia carne per la vita del mondo".  Disponibilità fragile e solidale, in ogni Eucaristia, a compimento dell'ardito "Verbo fatto carne", per "l'Alleanza nuova" e nell'inedito fondamento del "Pane/Carne da mangiare", e del "Vino/Sangue da bere" in stessa passione per l'Umanità.
In Gesù, Dio non è "esterno" all'uomo, perché non si relaziona sui legalistici contratti per servi. Osmotica invece è la linfa vitale in reciprocità dinamica di "vite/tralci", fino a congetturabile ardimentosa consanguineità,  manifestata già dall'apostolo Paolo: "Non più io vivo, ma Cristo vive in me".
Ciò irretisce fino allo scandalo l'uditorio di Giudei e discepoli, ma non ci sono alternative plausibili. Solo l'accoglimento della Parola infatti, consente di superare la morte, che i padri nel deserto sperimentarono, pur avendo mangiato la manna. "Chi mangia questo Pane vivrà in eterno!" È  l'ultimatum di Gesù senza alternativa, corrisposto da Pietro che, a professione di fede, esclama: "Tu solo hai parole di vita eterna!"

Fra' Domenico Spatola 
Nella foto: Particolare Cappella di Santa Monica - Roma

Nessun commento:

Posta un commento