venerdì 19 febbraio 2021

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Prima Domenica di Quaresima (anno B): Marco 1, 12-15

12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. 14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».

Dal battesimo di Giovanni, Gesù ha la pienezza dello Spirito, che in lui trova occasioni per fiorire. Inizia, da subito, nel deserto, ambito figurato, come il numero "quaranta" dei giorni della permanenza. È l'intera sua esistenza, quel "deserto" popolato dai "satana" e dalle "bestie" contro cui combatte Gesù. "Satàn", dall'ebraico, è "il nemico". Tentatore inesausto prova a sedurre Gesù facendogli balenare potere, in cambio del suo asservimento al "messianismo davidico" in termini di dominio. Saranno numerosi i "satana", e in carne ed ossa, che egli incontrerà per tutta l'esistenza e che lo vorranno distogliere dalla missione ricevuta al Giordano, e che si  manifesterà sulla croce. Con gli epiteti "Satana" e "pietra di scandalo", Gesù ricondurrà Pietro a sequela e con quello di "tentatori", l'evangelista qualificherà farisei e sommi sacerdoti, che lo irrideranno perché "scenda dalla croce" e dimostri che è "il Cristo!" Così l'evangelista descrive "il satana". E le "bestie"? Per il profeta Daniele (III secolo a.C.) erano simboli di imperi tirannici, famelici di potere ma tutti collassati in successione. Il "Regno di Dio", al contrario, è proposta liberante alternativa per quanti condividono l'amore di Gesù, e se ne fanno ambasciatori come Angeli.

Fra' Domenico Spatola


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