lunedì 22 febbraio 2021

Fra' Domenico Spatola: Quel 4 marzo del '43

Ricordo Lucio
e il quattro marzo,
di cui senza sfarzo 
cantò suoi natali. 
Fatali,
per l'uomo dal mare
venuto ad amare. 
Altra lingua parlava
e coniugava
parola,
la sola
che sapeva donare,
e si mise a cantare
tra barche del porto,
e con madre da vestito più corto. 
Per stesso destino 
fu detto "Gesù bambino".
Mari e fondali 
sognò a ideali,
orchi, balene
e sirene 
a chi crede 
cantò di sua fede
luce in beltà. 
A onestà
mise in guardia dal lupo, 
nel mondo già cupo 
e ora assente di canto, 
suo, e nostro italico vanto 
mentre di "Caruso" 
fece uso 
per la libera America
sulla "scia di un'elica".
Fa commozione
ancor sua canzone 
perché ideali conserva 
e sua riserva 
c'invita a scoprire
ciò che sol cuor può udire.

Fra' Domenico Spatola 

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