giovedì 28 giugno 2018

Fra' Domenico Spatola: 28 giugno 1974


Indimenticabile è quel giorno:
su di me all'intorno
la Chiesa tutta chiedeva il dono
dello Spirito, mentr'io prono
dinanzi all'altare
col cuore a battere forte e a tremare
fino alla paura era mia emozione
ma mi si chiedeva solo devozione
alle "cose sante" che avrei trattato
mentre Pappalardo vescovo su di me chinato  
imponeva sue mani
per essere presbitero
della Chiesa e a inizio
del servizio santo
col solo vanto
di testimoniar Vangelo
per il Cielo
e il suo Regno
e a pegno
di servire i poveri e affamati
che numerosi sarebbero arrivati
per consolarli a ruota
con parola mai vuota
e con la vita
nutrita da fede ardita
e col perdono assicurato
dalla croce
e dalla voce
di Cristo che perdono affida
a chiunque senza ostacolo confida.
Ma l'emozione grande fu la prima Messa
con il Vescovo e con la Chiesa stessa
che tutta mi appariva un'altra cosa:
era la nuova Sposa
che avrei servito.
Or son passati decenni da quel rito
e ogni giorno è sempre come allora:
salendo sull'altare alla buonora
chiedo  al Padre per il Figlio
lo Spirito che Umanità consola.

Fra' Domenico Spatola


Nessun commento:

Posta un commento