venerdì 19 maggio 2017

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Stesta Domenica di Pasqua: Giovanni 14, 15-21

Gesù promette lo Spirito Santo
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui.
 
 
Commento al Vangelo
 
Due volte in questo brano Gesù detta le condizioni per amarlo: l'osservanza dei suoi Comandamenti.  Non allude a quelli di Mosè, ma li chiama "miei". Ne aveva tuttavia enunciato uno solo: "amatevi come io vi ho amato". E' amore che viene manifestato in tanti gesti di disponibilità al servizio come la "lavanda dei piedi", proposta a modello ai discepoli.
A risposta di questo amore, Gesù avrebbe richiesto per loro dal Padre "l'altro Paràclito" ossia l'altro "protettore" che sarebbe venuto in soccorso, e avrebbe aiutato i suoi, che non sarebbero restati "orfani" di Gesù, perché egli avrebbe continuato a vivere in loro per mezzo dello Spirito.
Antagonista all'opera dello "Spirito di verità" è il "mondo" che vive di ambizione e di potere e perciò non lo conosce.
Chi invece "lo vede e lo conosce" è chiunque ha scelto di condividere il progetto dell'amore che si fa servizio. L'esercizio abituale di questa proposta consentirà al discepolo di vedere l'immanenza di Gesù nel Padre e in conseguenza dei discepoli nel Figlio.
 
Fra' Domenico Spatola
Nella foto: La lavanda dei piedi (Giotto di Bondone)

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