sabato 13 maggio 2017

Fra' Domenico Spatola: Ricordando madre

O madre di te ricordo
tanta tenerezza
e ancor del piccolo memoria in
cuor mi porto,
quando nell'orto
dinanzi casa tua
d'amore spinta,
dietro a mio desìo,
raccoglievi ciliegie
ch'eran rosse
- e lo ricordo bene -
come gote mie
che baciavi tanto colorandole a
volte di rossore
a tepore di tue vermiglie labbra.
Quanto accurata
era tua disinvoltura
e creatura ti amavo più d'ogni
altra cosa
eri una rosa
e io innamorato di tua figura alta
per mia età
e io legato a duratura tua beltà.
Sol ricordi ormai
come nubi in cielo
non più terso
perché sommerso
ora e preoccupato
quel fanciullo
infatti ormai ho abbandonato
a leggiadrìa di sogni e di chimere
quando mi apparivan vere fate e
dame nei recinti
distinti e regali
come ideali di mondo
che or sol confondo
tra onirico e reale.
Madre, ancor vale
tuo nobile consiglio:
vedere figlio
sol felice
per tua bellezza passata
e sempre rinnovata
di te ricordo
in mia anima ammaliata.

Fra' Domenico Spatola





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