venerdì 5 maggio 2017

Fra' Domenico Spatola: Ti seguii al pascolo anch'io, Signore.

Atteso era tuo ingresso nel
recinto,
convinto
ti aspettava il gregge a notte,
già succinto
a iniziar cammino
albeggiava infatti già nuovo
mattino.
Contavano le pecore le ore
ad ogni canto,
ch'era il sol vanto
del gallo che morte
annuncia della notte
mentre di vita rallegra
giorno.
Pascolo copioso intorno
era promessa anticipata a sera
e frescura vera
ed erba più gustosa
pure ubertosa a sazietà.
Fu festante il belare
alla conta di ogni nome
che tu, Signore,
custodivi nel tuo cuore.
E quando energica risuonò la tua
voce
per seguirti
negli infiniti spazi
per rendere d'amore tutti sazi,
venni anche io,
non so se da pecora o pastore,
certo colto fui da stupore
e, tra i modelli tanti,
più importante mi sembrò
guardare avanti
stessa meta che additavi al cuore
dove volevi spazio a libertà e
amore.

Fra' Domenico Spatola

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