venerdì 27 marzo 2020

Fra' Domenico Spatola: Gesù disse "Io sono la vita"

Lazzaro era malato.
Di ciò fu informato
Gesù dalle sorelle
che, come ancelle,
lo stavano ad accudire.
"Non per la morte,
- disse - è tal sorte,
ma nuovo appiglio
per la gloria del Figlio!"
Dopo il secondo giorno,
ai seguaci intorno
disse: "Lazzaro dorme
e, su sue orme,
lo vado a svegliare".
"Lasciati consigliare:
se dorme si risveglierà".
"Contento sono di non esser là
- replicò - perché crediate.
Vi prego, con me state:
Lazzaro è morto
e io lo farò risorto!"
Tommaso disse a tutti:
"Viviam con lui suoi lutti
e andiamo insieme
verso l'estrema speme!"
Giunto a Betania, voce rimbomba:
"Lazzaro è nella tomba!"
Molti Giudei eran venuti
a dar conforto e lor saluti
a Marta e Maria,
mentre Gesù era ancor per via.
Marta, udito del suo arrivo,
corse a lui col cuor corrivo:
"Signore, se tu fossi stato qua,
il fratello non sarebbe là.
Ma so che ciò che chiederai,
dal Padre l'otterrai!"
Gesù le disse:
"Lazzaro, che visse,
ti sorprenderà,
e a vita ei risorgerà!".
"So - rispose Marta -
che chiunque parta,
nell'ultimo giorno tornerà".
Or qua
a comprensione,
Gesù: "Risurrezione
- disse - io sono e vita,
e chi la vuol infinita,
si affidi a me!".
Disse Marta: "Credo in Te,
Figlio del Dio giocondo
che deve venir nel mondo!".
Poi corse da Maria che Gesù ama,
e a lei dice: "il Maestro è qui e ti chiama!"
Senza alcun "forse",
Maria corse
a incontrar Gesù.
Gli astanti dissero: "Va laggiù
a piangere il fratello",
ma pensiero suo era quello,
in tutta confidenza,
di lamentar sua assenza.
Gesù, a quel pianto
e degli altri in controcanto,
fremette a dissapore
e lacrimò dolore.
Chiese quindi tosto:
"Dove l'avete posto?"
"Signore, vieni e vedi".
Tra le funeree sedi,
c'era una grotta
contro cui a porta
sostava grossa pietra.
Per Cristo era tetra
e la volle tolta,
così capovolta
venisse a sorte
l'idea di morte.
"Signore, manda fetore!"
Disse Marta con pudore.
"Non ti ho detto che vedrai
la divina gloria se crederai?"
Tolta la pietra, sguardo
Gesù fissò a traguardo
in intimità da Duo
col Padre suo:
"Grazie, perché mi ascolti,
e in te verranno accolti
quanti mi hai dati
e di me si son fidati".
Detto questo, come a foce,
gridò a gran voce:
"Lazzaro, vieni fuori!"
Di tutti sobbalzaro i cuori
al vedere che il morto uscì
ed era ancor così
come sepolto:
col viso avvolto
nel sudario
e mani e piedi a non divario.
Gesù disse: "Liberatelo
e subito lasciatelo
andar via!".
I Giudei, venuti da Maria,
numerosi ancor di più,
credettero in Gesù.

Fra' Domenico Spatola
Nella foto: Resurrezione di Lazzaro (Guercino)

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