sabato 28 marzo 2020

Fra' Domenico Spatola: San Pietro surreale...


Piazza San Pietro surreale. Uno solo al centro claudicante e titanico. Come don Chisciotte e i suoi mulini al vento. A guerreggiare con i fantasmi pietrificati. Le colonne del Bernini ingigantite per lo stupore. Incedeva il Santo in solitudine chiassosa su di lui dal mondo, a interrogare "perché?" Ritenuto responsabile dei segreti del divino, ora è là solo tra Cristo in croce e la Vergine. Sembra in croce pure lui. A farfugliare risposte, perché vorrebbe che fossero altre. Ma è lì Francesco a impetrarle, come nel Venerdì  del Cristo: "Perché mi hai abbandonato?"
Sente il peso e il ruolo del Cireneo. Non vuol dare risposte di convenzione ma il suo grido a svegliare Gesù che dorme nella barca dove tutti stiamo ad affondare. "Parce Domine!" è sua preghiera per essere stati sordi al grido dei poveri della Terra,  e per aver fatto del denaro e della convenienza l'altro dio. Poi dolente sotto il pesante carico d'oro, certamente impostogli, di un ostensorio d'arte  a benedire il Mondo e Roma, concentrati nella speranza che "le stelle non stanno a guardare."

Fra' Domenico Spatola

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