venerdì 29 maggio 2020

Commento di fra' Domenico Spatola al Vangelo della Domenica di Pentecoste (anno A): Giovanni 20, 19-23

19 La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 20 Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

Il primo giorno dopo il sabato, diventa il giorno Uno della nuova Creazione. È il tempo della Chiesa, chiamata a costruire il Regno. I discepoli, rintanati per paura dei Giudei, sperimentano gioia al vedere il Risorto e da lui ricevono con il "soffio" dello Spirito, l'affido missionario. Col Vangelo viene offerto alle genti il perdono di Dio. Si attua quanto promesso da Gesù ai suoi: "Io me ne vado, mando però a voi lo Spirito Paraclito", col ruolo di consolare e di santificare. È il nuovo tempo ("kairòs) quello di Cristo nella Chiesa e nel Mondo. L'amore e i sacramenti ne diverranno "segni" nella Storia. E lo Spirito tra Cristo/Capo e le sue membra ecclesiali, sarà "linfa" come tra "la vite e i tralci". Dono del Padre altissimo egli stesso è portatore di doni con cui viene garantita la bellezza e la funzionalità della Chiesa "Sposa". Tali doni ("carismi") esplicitano un servizio qualificante ("diaconia" e "ministeri") per la crescita. Essa  dello Spirito Santo partecipa dinamiche che nel credente traducono assimilazione al Cristo, sì da affermare come l'apostolo Paolo: "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!". È la richiesta giovannea al Padre fatta da Gesù a favore dei discepoli, in quella che viene ricordata  come "la preghiera sacerdotale": "Siano Uno come me e te, o Padre". La Pentecoste immerge la "Cattolica"  nelle molteplici Culture sul modello del Cristo incarnato (Vaticano II), la Chiesa cioè vocata ad annunciare, nelle lingue degli uomini, il messaggio unificante.

Fra' Domenico Spatola 

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