domenica 26 gennaio 2020

Fra' Domenico Spatola: Deportati a Birchenau.

Fischio di treno,
sibilo nella notte,
arriva sbuffando
nuovo carico umano:
grida all’interno
di vagoni piombati,
altra carne al macello
a bruciare a Birchenau.
È olocausto al cielo rivolto,
anch’esso sconvolto                                             
per gente che spera
respiro
e, quando sgranati
i portelli del male,
sbucano in dieci o cento
(o non so quanti) al vento
votati,
or disperati
d’acqua
come di libertà, che non sciacqua
fetore di morte,
unica sorte
per tutti segnata.
Camini fumanti,
cenere al vento
disperdon lontano
ciò che resta d’umano.                              
Nessuno contesta
e, qual pecore a festa
a destino salite
che pure infinite
del Golgota pene
che memoria mantiene
imposte dal boia
a vergogna di Storia.


Fra' Domenico Spatola: Deportati a Birchenau.
Fa parte della raccolta: Un anno con fra' Domenico. Poesie per ogni giorno dell'anno

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