domenica 26 gennaio 2020

Fra' Domenico Spatola: Pellegrino ad Auschwitz


Terra... di cenere
raccolsi dal Campo
e lacrimando avvicinai
a mie labbra. 
Eco lontana
il vento portava, 
rimembranza
impazziva nel cuore, 
violenza
e spaventi narrava, 
a terrore. 
Atterrito, percorsi i cammini...
sotto sguardi angosciosi
per me, 
eran lì, infiniti e pietosi, 
tutti quanti a gridare: 
“Perché?”...
Non risposta trovai,
né ancor trovo, 
ad umana fratricida insipienza,
solo prece invocai a riposo
e a spezzare del male sequenza. 



Fra' Domenico Spatola: Pellegrino ad Aushwitz
Poesia tratta da: In libertà d'amore



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