mercoledì 4 gennaio 2017

Fra' Domenico Spatola: I Magi e il loro sogno

Una stella brillò più forte,
quella notte.
Qualcuno si interrogò su sua
sorte.
In silenzio d'attesa
e di suo splendore compresa,
attirò lo stupore dei Magi,
che non agli agi
votato avean passione
ma a scrutare,
con somma attenzione,
i cieli,
ormai senza veli.
Essi, in fretta,
cercaron retta
via
che a meta portava.
Sopra carri, cammelli e cavalli,
attraversarono fiumi e convalli,
e montagne
né atterriti da lagne
di quanti ostili
in cerca non vanno.
Vili!
Un padrone già l'hanno:
lor certezza
in denaro e potere in pienezza.
Entusiasti partirono i Magi,
per gli omaggi
da offrire al Bambino,
conosciuto a fine cammino
a Betlemme, che fu suolo natìo,
quello stesso che diede il buon
Dio
al pastore di tutto Israele,
il re Davide che fu il capo di
schiere.
Ora c'è un Bimbo, in braccio alla
madre,
cui portano doni in intenso
segno d'offerta
immolata all'Immenso:
l'oro fu riconoscimento regale;
l'incenso sacrificio ideale
celebrato a divina Maestà
che mirra consacra sposo
d'umanità.

Fra' Domenico Spatola

Nella foto: Adorazione dei Magi (Giotto)

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