sabato 14 gennaio 2017

Fra' Domenico Spatola: San Bernardo Cappuccino

(N. Corleone 1602 - m. Palermo 1667)
A 350 anni dalla morte.

A Palermo nel Seicento,
visse un Frate sol contento
d'assomigliare al Crocifisso
ch'era suo ideale fisso.
Suo nome era Bernardo
e la sua prece: "Solo ardo
- diceva - o mio Signore,
di dare a te tutto il mio cuore
e stesso amore darò a tutti quelli
che mi hai donato qual fratelli!".
Divenne Frate cappuccino,
dopo esser stato spadaccino:
a Corleone, paese suo natale,
maturò quel nuovo ideale,
farsi Frate cappuccino,
dopo aver fiaccato
il palermitano Vito Canino
che a scherma l'avea sfidato.
Fu la sua devozione
frutto di intensa conversione,
maturata faticosa
essendo eccessiva e boriosa
l'indole sua umana
e l'ira, il suo difetto,
era prediletto
dal nostro Francescano
che volentieri si lasciava
prendere la mano.
Ma la pazienza,
a seguito di sforzi e sacrifici,
divenne sua quintessenza
da sbalordire i nemici,
che mutarono loro
atteggiamento,
a confronto col nuovo
sentimento.
Volò in estasi, prossimo al
Signore
per proporre al Crocifisso il suo
amore.
Aiutò i poveri con paterno
affetto,
e fu per gli indigenti come un
tetto,
a rifugio dal male che, con
passione,
combattè con la forza di un
leone.
Continui fra' Bernardo, nostro
vanto,
ad essere di tutti il grande Santo
al quale, con profonda
commozione,
continueremo a chiedere paterna
sua protezione.



Fra' Domenico Spatola.
Nella foto in basso: Altare di San Bernardo da Corleone presso la Parrocchia Santa Maria della Pace - Palermo

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