24 In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore 25 e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27 Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
28 Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; 29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
La "buona notizia" portata da Gesù non causa paure ma solo speranze. Il capitolo 13 del Vangelo di Marco, per la sua complessità, necessita di attenta interpretazione da parte del lettore. Dopo la distruzione del tempio, che storicamente si avvererà ad opera dei Romani di Tito nell'anno 70, inizierà un nuovo processo storico che sarà di liberazione. I regimi, basati sulla prepotenza e l'orgoglio, portano il germe della corruzione. Immagine resa dalla visione del profeta Daniele: il crollo della statua gigantesca dai piedi d'argilla. La catastrofe investirà soltanto la sfera celeste, la sede di dèi e delle aspiranti "stars". "Il sole si oscurerà, e la luna non darà più la luce". Erano le divinità pagane, adorate in Egitto e in Mesopotamia, che collassavano. Però quando verrà annunciato
il Vangelo tutto il restante si oscurerà. "Le stelle che cadranno" sono i potenti della terra: faraoni, imperatori e re. Così il profeta Isaia aveva infatti bollato il re di Babilonia: "Ambivi salire nei cieli e sei stato precipitato negli inferi!". Allora i potenti "vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi", mentre gli Angeli, suoi collaboratori, raduneranno gli eletti del Regno. Inizierà l'era del Figlio dell'uomo e
la parabola del fico coi suoi germogli, ne preludierà i tempi della maturazione. La caduta di Gerusalemme segnerà l'ingresso dei popoli nel Regno. Necessita però fidarsi del Padre, senza preoccuparsi di sapere, né il giorno né l'ora.
Fra' Domenico Spatola