martedì 7 aprile 2020

Fra' Domenico Spatola: Giuda chiese: "Son io?"

Giuda Iscariota
fece l'idiota
facendo a se stesso
un male da fesso.
Erano noti
a lui i sacerdoti,
cui per consegnare
andò a contrattare
quanto davano per avere Gesù:
"Trenta monete, né una in più!"
Essi risposero in modo sprezzante
al reo furfante
che si contentò.
Cercava però,
or che gli sfizia,
l'ora propizia.
D' Azzimi il giorno
i discepoli intorno
chiesero al Maestro
dove, a suo estro
e lor buona lena,
preparargli la cena.
"Andate in città
e troverete là
un tizio ospitale,
e ditegli: "Quale
stanza puoi dare
al Maestro che fare
vuole la Pasqua da te
coi seguaci con sé?"
A risposta non lasca
prepararon la Pasqua,
e, scesa la sera,
parea insincera
la lauta mensa,
mentre, con intensa
e forte emozione,
a conclusione
Gesù al momento
del tradimento
disse di uno di loro.
Tutti eran in coro
a domandare
se in lor regnare
potesse l'intento?"
Ma del tradimento
accusato fu chi sua mano
non lontano
da suo piatto postava.
"Figlio dell'uomo sen va
e guai a chi tradirà,
Meglio non nato
tanto grave il peccato!"
Giuda chiese: "Son io?"
"Gesto tuo infame, non resterà in oblìo"

Fra' Domenico Spatola

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