A Palermo, via d'Amelio
impone serio
ricordo di Borsellino
che insieme a scorta,
con lui morta
il 19 luglio di 25 anni fa,
come si sa,
nel vile attentato
a due mesi di distanza
da quello di Capaci
dove rapaci
uccisero Falcone
di cui mafia voleva
cancellazione
con l'intento
a sol commento:
"distruggere la speranza
nei Palermitani"
quelli sani,
si intende,
come qualcuno scrisse a caldo
mentre sol baldo
era l'attentatore
che, cinico, volle brindare
a orrore.
Cinque ormai i lustri dall'evento,
che ancor legittimo scontento
crea negli onesti
che, a volte, ritengono inutili i
gesti
di chi cosciente sa donare sua
vita.
Oggi generazione futura
sia resa matura
dal sacrificio utile
qual seme:
sangue caduto in terra
a favorire speme,
necessaria perché
di Paolo e Giovanni
continui la memoria
in duraturi anni.
Fra' Domenico Spatola.
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